MotorShow 2017
Tempo di Mtorshow
L’arrivo sul podio della Dakar della Fiat Panda 4×4 dopo tutta la fatica ha tenuto impegnato tutto il team con un susseguirsi di eventi motoristici internazionali e non.
Ginevra ad inizio anno, subito dopo il rientro dei veicoli dal Sud America con la PanDAKAR addirittura sporca che riportava i segni veri e profondi di una battaglia con la B maiuscola, durata quindici infiniti giorni.
Poi il MotorShow appena concluso a Bologna. Questi due sono solo gli esempi più immediati che vengono in mente.Il pubblico italiano del MotorShow l’ha vista pulita, ma con ancora quell’aria indelebile e selvaggia che solo la Dakar lascia.
Nel padiglione 26, a fianco di vetture GT, Formula1 e WRC, c’era anche lei. Nessuno si sarebbe aspettato così tanto movimento in queste due settimane di dicembre.
Vi ringraziamo uno ad uno per esser passati ad ammirarla. Alla prossima!
Più bello di un film
La piccola grande Panda 4×4 è arrivata a Buenos Aires.
Appena uscito dal tratto cronometrato Giulio dice “I 65 km dell’ultima speciale non ci hanno regalato nulla. La Dakar non ha regalato nulla nemmeno oggi e sono stati lunghissimi. I canali erano molto profondi per via del passaggio dei camion e la PanDAKAR faceva davvero difficoltà, ma ce l’abbiamo fatta, siamo riusciti ad uscire. Ora abbiamo il trasferimento di 600 km verso Buenos Aires.”
Forse Giulio ed Antonio non si rendono ancora conto. Hanno scritto una pagina importante nella storia del motorsport. La prima auto italiana, la prima vettura marchiata Fiat, la prima utilitaria derivata dalla serie ha tagliato il traguardo del più duro ed estremo rally raid al mondo.
Il maltempo che ha contrassegnato questa edizione non ha fermato la Panda 4×4 di Orobica Raid.
9.000 km, solo 53 auto al traguardo rispetto alle 93 partenti. Senza contare che per ben 5 giorni l’altitudine non è mai stata sotto i 3.500 mt, affaticando il fisico degli equipaggi e i motori a causa della mancanza di ossigeno.
La Fiat Panda conferma il suo stato di grazia e tagliare al traguardo di questa incredibile gara equivale ad una vittoria.
La PanDakar di Orobica Raid aggiunge un’incredibile record che si aggiunge a quelli stabiliti nel 2016: 190.000 immatricolazioni che confermano per il quinto anno consecutivo la vettura più venduta in Italia.
Grazie alle sue svariate motorizzazioni e versioni la rendono la scelta perfetta per qualsiasi utilizzo ed esigenza, dagli ostacoli cittadini alla neve… E da oggi, anche al deserto.
Giorni infinti
Giorni lunghissimi, infiniti. Sono ormai la routine a cui questa seconda settimana ci ha abituati.
Lunghe assenze di comunicazione tra il team PanDAKAR in gara e chi cerca di avere notizie riguardo la situazione giornaliera. L’alluvione della zona che ha colpito Salta ha ritardato l’avvio del tratto di trasferimento a cui si doveva far fronte per raggiungere Chilecito.
Per certo si sa che Yuri e Marco team hanno lavorato duramente tutto il tempo tra mercoledì e ieri mattina, per rialzare e curare la Panda 4×4. L’arrivo al bivacco è avvenuto solo alle 2 di notte tra l’incredulità di tutti.
Ieri mattina la piccola belva è partita per la speciale, ma improvvisamente poco dentro la speciale il cambio si è rotto. La notizia è arrivata da un sms inviato dal camion che viaggiava su strada, chiamato T5.
Il camion di assistenza partiva poco dietro Giulio ed Antonio e questo ha permesso di poter provvedere alla riparazione. La giornata non inizia bene. Le condizioni di lavoro in speciale non sono del tutto identiche alle operazioni che si potrebbero svolgere in officina con ponti ed attrezzi e così quello che si potrebbe fare in 2 ore si raddoppia o si triplica con estrema facilità.
La Panda riparte, attardata ma c’è. Dalla serata di ieri non abbiamo notizie se l’equipaggio è riuscito ad uscire dalla speciale infernale o no. Il bivacco di San Juan dove la carovana della Dakar 2017 ha dormito in attesa della speciale di oggi sta per svegliarsi e molti veicoli sono ancora in balia dello stage 10 tra cui forse anche la nostra PanDAKAR ed il camion di assistenza.