Cosa è successo nella tappa 8

Posted by on 3:39 pm in Dakar 2017 | 2 comments

La storia riguardo la tappa di ieri ha dell’inverosimile.

Il sole finalmente arriva e a metà mattinata fa dimenticare il freddo della notte passata ad Uyuni.
I nostri uomini salutano la Bolivia, solo i piloti. Marco e Yuri, gli angeli custodi “stradali” della PanDAKAR con tutte le assistenze sono a Tupiza per la questione “marathon“.

Il sole ad Uyuni si riflette sul vetro dell’auto. Inizia così l’ottava tappa con una prima speciale e nel frattempo nella parte a nord dell’Argentina a Salta – città in cui sarebbe dovuta arrivare la carovana ieri – si sta scatenando il diluvio. Da questo preciso momento tutta la gara resterà in balia di una tempesta durata diverse ore, in cui l’organizzazione ha notevoli difficoltà. Da una parte la città di Salta che ha pagato e vuole il passaggio della Dakar è in attesa dell’arrivo dei concorrenti e dall’altra una frana limita l’accesso alla città 200 km prima sull’unica strada percorribile per arrivarci. Alcune assistenze sono già a Salta oltre la frana ma altre sono sul versante opposto.

La seconda speciale parte, ma l’organizzazione decide che i camion non possono transitare per via di passaggi troppo stretti. Per Giulio ed Antonio è stata una vera impresa poter contare solo su se stessi per oltre 250 chilometri.

Stage 8

In serata viene presa la decisione che la tappa nr. 9 (che si sarebbe disputata oggi) viene annullata per cercare di recuperare tutti i veicoli che sono ancora in speciale ed ai due lati della frana, comunicando che per la serata un piccolo bivacco viene allestito a Salta ed un altro nella cittadina di Tilcara.

Alle 6.00 di questa mattina la Panda 4×4 arriva al bivacco con l’incredulità di tutti gli altri equipaggi. Non si avevano notizie di lei oltre al primo tratto cronometrato: i telefoni cellulari erano stati inondati dall’acquazzone e dal fango creatosi in speciale.

Stage 8

Si scopre solo dopo le prime chiacchiere tra Giulio ed Antonio e i ragazzi dell’assistenza che fuori dalla speciale un giunto omocinetico aveva deciso di abbandonarli e costringerli alla riparazione perdendo tempo.

Oggi tutti i concorrenti sono attesi a Chilecito, dopo oltre 500 km di trasferimento per ripartire poi domani con la tappa 10. I meccanici del team potranno occuparsi della Panda bisognosa di affettuose cure prima della tappa 10 che da Chilecito porterà a San Juan.

L’odissea dei nostri eroi continua.

Inizia la seconda settimana

Posted by on 2:48 pm in Dakar 2017 | Commenti disabilitati su Inizia la seconda settimana

Con la settima tappa è iniziata la seconda settimana di questa Dakar 2017, e quella di ieri è stata una tappa marathon dura, durissima. Aveva ragione l’organizzazione: andando avanti con questo passo sarà peggio della settimana appena trascorsa.

stage-7-2

La pioggia ed il maltempo sono sempre i protagonisti. Non sono stati pochi gli equipaggi che hanno perso tempo o addirittura non sono arrivati al bivacco. Ad Uyuni il bivacco marathon allestito sembrava un piccolo accampamento tra amici. Pochissimi gli equipaggi rimasti in gara e tra queste figura la nostra PanDAKAR con al seguito il camion di assistenza di Paolo, Giuseppe e Loris.
La nostra auto ha concluso la tappa in 2h12′ senza particolari problemi e resta 56° in classifica generale.

Ormai il fatto che la macchina emetta del fumo bianco è normalità. L’altitudine genera problemi ai motori con turbocompressore per via dell’aria rarefatta. La tecnica evidenzia che ogni 1.000 metri si ha una perdita di potenza del 15%. In alcuni punti a 4.000 metri di altitudine, i veicoli non riescono a superare dislivelli di pochi metri!

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Oggi l’organizzazione ha modificato ancora il percorso, rendendolo ancora più impegnativo, soprattutto in funzione dell’impossibilità di avere assistenza da parte dei camion per la seconda parte di giornata. 246 km senza camion. Il tutto dovuto allo straripamento di un fiume, e il clima piovoso non tende al miglioramento.

La nota positiva del giorno è che si rientra finalmente in Argentina,. Forse lì le temperature dovrebbero alzarsi.

Giro di boa della Dakar 2017

Posted by on 11:48 am in Dakar 2017 | Commenti disabilitati su Giro di boa della Dakar 2017

Il giro di boa è stato fatto. Il Team PanDAKAR ha raggiunto La Paz nella serata di venerdì.
La tappa di quel giorno era stata annullata a causa del maltempo, una vera e propria apocalisse a dire il vero, con il bivacco di Oruro completamente allagato e i veicoli infangati.
La sicurezza prima di tutto” sono state le parole dell’organizzazione e così tutti gli equipaggi hanno dovuto raggiungere la capitale boliviana via strada. Un palco è stato allestito in centro per accogliere i concorrenti che hanno stretto la mano a Evo Morales, il presidente della Bolivia.

Una folla lunga diversi chilometri ha aspettato la Dakar già prima dell’ingresso in città. Quello che lascia veramente stupiti è il fatto che queste persone – si pensa a qualcosa come 2 milioni – hanno aspettato per tutta la giornata al freddo e sotto la pioggia. Ci sono anziani, donne e sopratutto bambini, ammirevoli e pronti ad applaudire sventolando le bandiere della Bolivia.

Arrivo a La Paz
Tutti i concorrenti ricorderanno bene questa giornata in cui solo un cenno con la mano, un lampeggio di fari o una clacsonata ha fatto esplodere di gioia la folla pronta a scattare foto o registrare un videoL’umanità di questo Paese rimarrà nella storia della corsa più famosa al mondo.

Ieri il team ha provveduto a ripristinare l’auto cercando di rimetterla a nuovo pronta per la nuova settimana di gara in direzione Buenos Aires. Un grande lavoro svolto con cura da Marco e Yuri nonostante il freddo e la pioggia che come si è potuto vedere nelle immagini online  hanno incessantemente raffreddato questo riposo forzato della Dakar.

Si lavora sulla Panda 4x4 a La Paz

Al telefono una breve conversazione Giulio ed Antonio danno un primo bilancio positivo: “Siamo contenti di essere arrivati fino a La Paz,  città che i concorrenti ritirati non hanno potuto visitare. Siamo pronti a ripartire!”.

Oggi i nostri eroi dovranno affrontare la tappa che porterà ad Uyuni. La speciale in questione viene chiamata “marathon“. I concorrenti, al termine della speciale raggiungeranno il bivacco ma qui non troveranno le assistenze e quindi non potranno contare sul loro appoggio per poter lavorare sui veicoli. Li ritroveranno domani sera con il rientro della gara in Argentina a Salta, ai piedi della cordigliera delle Ande.