Countdown: -1 alla Dakar
Giornata finale per i preparativi. Un po’ di attesa ansiosa, ultimo carico di ricambi e borse sui camion. Briefing serio e deciso tra di noi. Una cosa è certa: siamo una vera squadra.
Ore 13: corriamo verso il briefing per i concorrenti. Ci sediamo in mezzo al “popolo della Dakar” e sentiamo, capiamo che sentimenti ed emozioni provoca a tutti, nessuno escluso, questa gara. Il boss Etienne Lavigne apre dicendo la Dakar non è una gara, è la gara. Che brividi, ragazzi. Seguono filmati coinvolgenti e direttive ben precise per tutti noi che pendiamo dalle labbra di Etienne Lavigne e David Castera, alias i signori Dakar.
Il tempo scorre veloce e finito il briefing tutti di corsa alla cerimonia del podio. Giulio e Antonio infilano le tute, saranno i primi delle auto e ancora una volta scorrono potenti le emozioni e i brividi quando appare la PanDAKAR e la folla ci accoglie con un vero e proprio boato.
La PanDAKAR è protagonista fin dal l’inizio. Giulio è emozionato e risponde alle domande dello speaker: chissà cosa passa nella sua mente in questo momento, dopo mesi e mesi di preparazione, attesa e grandi sacrifici. Dario e Luca come ombre che non ti lasciano mai sono sempre in zona, vicino alla loro amata PAnDAKAR. Simon – da esperto direttore sportivo qual è – si occipa della logistica ma non è meno emozionato degli altri per il via imminente. Loris, Paolo, Marino, Beppe ed Eleonora in serata sono anche loro sul camion per una emozionante passerella, lì dove molti vorrebbero essere e pochi, pochissimi, ci riescono. Siamo gli impavidi della Dakar!