Dakar 2014 stage 3 e 4, la parola al team PanDAKAR

Posted on Gen 9, 2014 | 8 comments

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Questo post vi porta le parole del team PanDAKAR direttamente dal Sudamerica. Cominciamo con il racconto di Simon.

Questa Dakar 2014 è davvero una gara infernale. Non ne ricordavo una cosi dura veloce e pericolosa. Il Team Pandakar la sta affrontando con un impegno e dedizione che nessuno immaginava. Meccanici, piloti e tutti gli altri sono concentrati sulla gara e sul ripristino dei veicoli, di sera e di notte. Un esempio di dedzione? I meccanici da inizio gara dornmono una media di due ore a notte.

Vediamo molti ritiri tra auto e moto ma anche tra i camion, con protagonisti di tutte le categorie già in enorme difficoltà. Noi stiamo tentando ogni strategia per portare avanti la Panda che risponde bene ma – tocca ripetermi – il percorso di quest anno è davvero impressionante per durezza e lunghezza.

Io e il mio Daily stiamo bene. Si dorme pochissimo, il fisico di tutta la squadra è segnato dalla stanchezza. Ma andiamo avanti.

Dakar, la terza tappa

Una tappa sconvolgente. La Panda si trova ad affrontare la prima sabbia e dune con gomme che cedono per ben tre forature. Uscire dalla prova di San Rafael-San Juan per Giulio e Antonio diventa un’impresa quasi pericolosa quando vengono speronati da un camion Daf olandese e la Panda riporta seri danni di carrozzeria alla fiancata sinistra.

panda_arrivo_bivacco

La Panda all’arrivo

Scossi ma sempre determinati i nostri piloti terminano la prova con un ritardo che li porta in fondo alla classifica, arrivando a sera tardi al bivacco.

Io e i meccanici ci prodighiamo per tutta la notte per rimettere in sesto la Panda che al mattino può partire in orario.

Dario al lavoro

Dario al lavoro

Dakar, quarta tappa

La tappa da San Juan a Chilecito è lunghissima – quasi 900 chilometri – e divisa in due parti con neutralizzazione.
Ci arriva notizia di un cedimento del semiasse sulla prima parte della speciale. I camion aiutano la Panda e un grazie va sicuramente a Marino e Loris che aiutati da Paolo e me impediscono alla Panda di arrestarsi. E anche questa tappa la portiamo alla fine.

La parola ai piloti PanDAKAR

Giulio: «Prendo colpi a più riprese, il percorso è semplicemente infernale ma tengo duro e guido attento nonostante le forature. La Panda è un razzo quando il percorso permette di andare e io ne sono favorevolmente impressionato. Grazie a tutti voi che mi state accanto, io ce la metto tutta e come nel motto di Pandakar… Avanti sempre!»

Antonio: «La navigazione non è un grande problema ma sentiamo di essere una vettura piccola che talvolta davvero fatica a superare dei percorsi fatti per veri prototipi. Ma non ci arrendiamo di certo. La gara è ancora lunghissima».

 

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